Il nuovo orientamento scolastico in uscita dal 2023
Sono state approvate il 23 dicembre u.s. le Linee guida per l’orientamento scolastico,
...riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Gli obiettivi sono: rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione e formazione, per consentire una scelta consapevole e ponderata a studentesse e studenti che valorizzi i loro talenti e le loro potenzialità; contrastare la dispersione scolastica; favorire l’accesso all’istruzione terziaria. Il nuovo orientamento deve garantire un processo di apprendimento e formazione permanente, destinato ad accompagnare un intero progetto di vita.
La riforma è stata approvata entro il termine previsto dal PNRR, fissato al 31 dicembre 2022, dopo aver consultato le Organizzazioni sindacali e avendo recepito la quasi totalità delle osservazioni formulate dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).
Questi i punti principali delle Linee guida:
I moduli curriculari di orientamento nella Scuola secondaria
Dall’a.s. 2023/2024 vengono introdotte per le Scuole secondarie di I grado e per il primo biennio delle Secondarie di II grado, per ogni anno scolastico 30 ore di orientamento, anche extra curriculari; per l’ultimo triennio delle Secondarie di II grado, 30 ore curriculari per ogni anno scolastico. In questo modo viene ulteriormente ampliata la riforma prevista dal PNRR, che stabiliva, invece, 30 ore curriculari solo per le classi quarte e quinte delle Secondarie di II grado.
Le 30 ore possono essere gestite in modo flessibile nel rispetto dell’autonomia scolastica e non devono essere necessariamente ripartite in ore settimanali prestabilite.
E-Portfolio
Ogni modulo di orientamento di almeno 30 ore prevede apprendimenti personalizzati che vengono registrati in un portfolio digitale - E-Portfolio - che integra il percorso scolastico in un quadro unitario, accompagna ragazzi e famiglie nella riflessione e nell’individuazione dei maggiori punti di forza dello studente all’interno del cammino formativo, ne evidenzia le competenze digitali e le conoscenze e le esperienze acquisite.
Docente tutor
Ogni istituzione scolastica e formativa individua i docenti di classe delle Scuole secondarie di I e II grado, chiamati a svolgere la funzione “tutor” di gruppi di studenti, in un dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi, svolgendo due attività:
- aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio personale;
- costituirsi “consigliere” delle famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.
La formazione dei docenti
Nei prossimi anni scolastici l’orientamento sarà una priorità strategica della formazione dei docenti di tutti i gradi d’istruzione, nell’anno di prova e in servizio. Per i docenti tutor delle Secondarie di I e II grado sono previste iniziative formative specifiche, anche coordinate da Nuclei di supporto istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale.
Campus formativi
In via sperimentale, saranno attivati “campus formativi”, attraverso reti di coordinamento tra istituzioni scolastiche e formative, che offrano una panoramica completa di tutti i percorsi secondari, per ottimizzare l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali fra percorsi diversi.
Piattaforma digitale unica per l’orientamento
Studenti e famiglie avranno a disposizione una piattaforma digitale contenente: informazioni e dati per una scelta consapevole nel passaggio dal primo al secondo ciclo d’istruzione, sulla base delle competenze chiave e degli interessi prevalenti dello studente; documentazione territoriale e nazionale sull’offerta formativa terziaria (corsi di laurea, ITS Academy, Istituzioni AFAM, ecc.); dati utili per la transizione scuola-lavoro, in relazione alle esigenze dei diversi territori; funzioni per l’utilizzo di E-Portfolio.
Job placement anche per la scuola
In tale contesto viene prevista anche una figura nell’ambito del quadro organizzativo di ogni istituzione scolastica che, sulla base dei dati sulle prospettive occupazionali trasmesse dal MIM, dialoghi con famiglie e studenti nell’ottica di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro, al fine di favorire l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.
Le Risorse
Le scuole possono utilizzare le risorse offerte da piani e programmi nazionali ed europei a titolarità del MIM e da iniziative locali e nazionali promosse da regioni, atenei, enti locali, centri per l’impiego, associazioni datoriali, enti e organizzazioni territoriali.
Inoltre, il PNRR consente l’attivazione di molti percorsi e interventi per promuovere l’orientamento nell’ambito di diverse linee di investimento di titolarità del Ministero quali: Nuove competenze e nuovi linguaggi, Interventi per la riduzione dei divari e della dispersione scolastica, Didattica digitale integrata, Sviluppo del sistema di formazione terziaria degli ITS Academy.
Monitoraggio
Viene previsto apposito monitoraggio sull’attuazione delle Linee guida nonché la valutazione del loro impatto. In esito a tali processi si potrà procedere al loro aggiornamento per rafforzarne l’efficacia.
(Fonte: MIM "PNRR, il Ministro Valditara ha firmato le Linee guida per l’orientamento scolastico")
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Dopo aver riportato integralmente il testo dal sito del Ministero, diamo un leggero approfondiemento che non vuole essere per niente esaustivo, ma aiutare la sintesi per poter meglio organizzare il lavoro a farsi, una vera e propria sezione in costruzione.
La riforma per l’orientamento scolastico 2023, quindi, mira a rafforzare il raccordo tra il primo e secondo ciclo di istruzione e formazione, per consentire una scelta consapevole e ponderata, a studentesse e studenti, che valorizzi i loro talenti e le loro potenzialità.
Inoltre, si vuole contrastare la dispersione scolastica e favorire l’accesso all’istruzione terziaria.
Il nuovo orientamento deve garantire un processo di apprendimento e formazione permanente, destinato ad accompagnare un intero progetto di vita.
Il percorso riformato nasce per contrastare la dispersione scolastica e favorire una formazione consapevole e intelligente ai ragazzi che accedono al 2° ciclo di istruzione.
Il testo introduce nuove regole per la figura del docente tutor e tutta un’altra serie di procedure utili ad un’istruzione più costruita su misura degli studenti.
1) JOB PLACEMENT ANCHE PER LA SCUOLA
Prevista dal Decreto una figura per il job placement nell’ambito del quadro organizzativo di ogni istituzione scolastica. L’esperto di job placement, sulla base dei dati sulle prospettive occupazionali trasmesse dal MIM, dialogherà con famiglie e studenti. Lo scopo di questo processo è di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro. Grazie a questi passaggi, verrà favorito l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.
2) NUOVE REGOLE PER I DOCENTI TUTOR
Il Decreto istituisce le nuove regole per il docente tutor. Ogni istituzione scolastica e formativa individua i docenti di classe delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, chiamati a svolgere la funzione di “tutor” di gruppi di studenti, in un dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi, svolgendo due attività:
- aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio personale;
- costituirsi “consigliere” delle famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali.
3) FORMAZIONE DEI DOCENTI
La riforma 2023 prevede che nei prossimi anni scolastici l’orientamento sarà una priorità strategica della formazione dei docenti di tutti i gradi d’istruzione, nell’anno di prova e in servizio. Per i docenti tutor delle secondarie di 1° e 2° grado sono previste iniziative formative specifiche, anche coordinate da Nuclei di supporto istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale.
4) MODULI CURRICULARI DI ORIENTAMENTO
Dall’anno scolastico 2023 2024 vengono introdotte:
- per le scuole secondarie di 1° grado e per il primo biennio delle secondarie di 2° grado, per ogni anno scolastico 30 ore di orientamento, anche extra curriculari;
- per l’ultimo triennio delle secondarie di 2° grado, 30 ore curriculari per ogni anno scolastico. In questo modo viene ulteriormente ampliata la riforma prevista dal PNRR, che stabiliva, invece, 30 ore curriculari solo per le classi quarte e quinte delle secondarie di 2° grado.
Il Decreto definisce anche come sarà possibile fruire dei moduli sull’orientamento. Le 30 ore possono essere gestite in modo flessibile nel rispetto dell’autonomia scolastica e non devono essere necessariamente ripartite in ore settimanali prestabilite.
5) E-PORTFOLIO
Nell’ottica dei principi di digitalizzazione, il Decreto stabilisce anche che ogni modulo di orientamento di almeno 30 ore preveda apprendimenti personalizzati che vengano registrati in un portfolio digitale, l’E-Portfolio. Questo documento digitale integra il percorso scolastico in un quadro unitario, accompagna ragazzi e famiglie nella riflessione e nell’individuazione dei maggiori punti di forza dello studente all’interno del cammino formativo. Inoltre, ne evidenzia le competenze digitali, le conoscenze e le esperienze acquisite.
6) CAMPUS FORMATIVI
Al via con il nuovo decreto orientamento scolastico 2023, in via sperimentale, ai “campus formativi”. Si tratta di incontri da realizzare attraverso reti di coordinamento tra istituzioni scolastiche e formative, per fornire una panoramica completa di tutti i percorsi secondari, per ottimizzare l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali fra percorsi diversi.
7) PIATTAFORMA DIGITALE UNICA PER L’ORIENTAMENTO
Il Decreto per l’orientamento scolastico prevede l’utilizzo di una piattaforma digitale unica specializzata. Cioè, studenti e famiglie avranno a disposizione un portale dedicato contenente:
- informazioni e dati per una scelta consapevole nel passaggio dal 1° al 2° ciclo d’istruzione, sulla base delle competenze chiave e degli interessi prevalenti dello studente;
- documentazione territoriale e nazionale sull’offerta formativa terziaria (corsi di laurea, ITS Academy, Istituzioni AFAM, ecc.);
- dati utili per la transizione scuola-lavoro, in relazione alle esigenze dei diversi territori;
- funzioni per l’utilizzo di E-Portfolio.
8) MIGLIORE USO DELLE RISORSE
Grazie al nuovo Decreto sulle linee guida per l’orientamento scolastico le scuole potranno utilizzare le risorse offerte:
- da piani e programmi nazionali ed Europei a titolarità del MIM;
- da iniziative locali e nazionali promosse da regioni, atenei, Enti locali, centri per l’impiego, associazioni datoriali, Enti e organizzazioni territoriali.
Inoltre, il PNRR consentirà l’attivazione di molti percorsi e interventi per promuovere l’orientamento nell’ambito di diverse linee di investimento di titolarità del Ministero quali:
- nuove competenze e nuovi linguaggi;
- interventi per la riduzione dei divari e della dispersione scolastica;
- didattica digitale integrata;
- sviluppo del sistema di formazione terziaria degli ITS Academy.
9) MONITORAGGIO
Infine, è stato istituito un apposito monitoraggio sull’attuazione delle Linee guida, nonché la valutazione del loro impatto. Il monitoraggio servirà a migliorare nel tempo le procedure previste per l’orientamento scolastico.